In tempi di crisi, in momenti in cui si perde il posto di lavoro bisogna reinventarsi. Sono in molti a lanciarsi in nuove attività imprenditoriali per avere una fonte di reddito. Le gelaterie artigianali hanno conosciuto un buon successo in Italia negli ultimi tempi. Il giro d’affari è di circa 2 miliardi di euro mentre sono quasi 40mila le attività, compresi bar e ristoranti, che vendono gelato artigianale.
Aprire una gelateria è quindi il sogno di molti italiani. E’ chiaro che i picchi di lavoro sono legati alla stagionalità, il gelato si vende di più in estate e primavera, ma una buona continuità è assicurata anche in autunno ed inverno, ovviamente dipende da dove è situato il locale che andremo ad aprire.
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Come si fa ad aprire una gelateria?
Procurarsi un capitale iniziale: se disponiamo dell’ intera somma per l’investimento siamo a cavallo, altrimenti possiamo controllare quali sono i fondi messi a disposizione dalla Propria Regione. Controllate sui siti istituzionali quindi del vostro Comune, Provincia o, appunto, Regione.
Quanto c’è da spendere: anche in questo caso ci sono vari fattori da considerare. Escludendo l’acquisto delle mura del locale, per una gelateria, piccola occorrono almeno 30mila euro, così suddivisi:
- 10 mila euro per i frigoriferi e l’attrezzatura da bar. Per risparmiare possiamo optare per i banchi frigo usati
Un frigorifero vetrina per 18 gusti costa circa 6mila euro di seconda mano, aggiungiamoci un frigo a colonna e siamo entro i 7 mila euro.
Questa cifra si raddoppia se decidiamo di produrre artigianalmente in proprio il gelato. Altrimenti potremmo somministrarlo e la fornitura arriverebbe dall’ esterno. - stigliature, cassa, tavolini, sedie, vetrinette circa 3 mila euro;
- affitto per il locale: qui il discorso è complesso. Un locale in di 30 mq, minimo indispensabile per una gelateria, potrebbe costare 400 euro al mese in una piccola città come 3mila euro nel centro di una grande città come Roma. Calcoliamo una media di 700 euro al mese per 12 mesi fanno 8400 euro.
Siamo così arrivati alla cifra su indicata. Ovviamente diamo per scontato che non abbiamo dipendenti, ma che nella gelateria ci lavoriamo solo noi o il nostro socio/a.
Cosa serve per aprire una gelateria
con la liberalizzazione delle licenze commerciali non ci sono problemi per ottenere un permesso per aprirne una. Dato che somministriamo alimenti dobbiamo seguire una serie di procedure che ricadono sotto il nome di HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) in maniera di sicurezza. E’ bene quindi leggersi questo libro sulla sicurezza alimentare.
Non ci si iscrive più al REC per la licenza che viene rilasciata dal Comune,si fa quindi una SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) D. Lgs. 147 del 6 agosto 2012. Per ottenerla bisogna il titolare deve avere dei titoli di studi compatibili con la somministrazione di alimenti, vedi qui la lista emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico. In maniera alternativa occorre frequentare un corso professionale per il commercio oppure aver lavorato precedentemente in attività che somministravano bevande o alimenti.
Quanto si può guadagnare:
calcolando che un chilo di gelato artigianale a voi vi costa dai 3,5 ai 4,5 euro per i gusti base, quelli classici e sale di prezzo a seconda dell’ arricchimento, viene venduto a prezzi che vanno dai 15 ai 20 euro al chilo.
Andando al pratico, prendendo un cono venduto a 2€ e fatto con 100gr di gelato (ma spesso ne contiene un po’ di più) avrà un costo del prodotto di 40 centesimi, più circa 10/15 cent per il cono, la cialda. Considerando a questo punto un gelato venduto a 20 euro al chilo e scorporandolo di un IVA al 10% avremo un prezzo di vendita netto di 17.30€ e un food cost del 29% circa. Inclusi i costi di gestione del locale e le tasse siamo circa ad un 30%.